arte ?
In Italia "con la cultura non si mangia".
Eppure basta uscire di poco dai confini nazionali per rendersi conto che la
cultura in molti paesi è un vero affare!
Molti sono i Paesi che hanno attuato una riconversione economica puntando
proprio sulla cultura.
Guggenheim di Bilbao per esempio è
una struttura all'avanguardia in titanio, progettata dall'architetto americano
Gehry, che attira circa un milione di visitatori l'anno.
Costata 120 milioni di euro, ha generato 6 mila posti
di lavoro e solo nel 2011 di milioni ne ha guadagnati ben 274. È stato
stimato che in nove anni ha portato ricavi pari a 18 volte il denaro investito
per realizzarlo. Ormai è diventata una delle istituzioni culturali europee con
il più alto livello di autofinanziamento. Si tenga presente che due terzi dei
ricavi provengono dai botteghini del museo. I nostri cugini francesi un anno fa
a Lens, cittadina raggiungibile da Parigi con un'ora di
treno, hanno inaugurato la succursale del Louvre e, di conseguenza,
creato 400 nuovi posti di lavoro. Nel suo primo anno di vita il
museo è stato visitato da 900 mila persone tanto che Lens è
diventata "uno dei 50 luoghi da visitare in Europa".
Indovinate che mostra vi è stata inaugurata a dicembre? Una mostra sulla città
etrusca di Cerveteri, sito Unesco da noi poco considerato e poco visitato.
Un
paio di mesi fa l'uscita del film-documentario su Pompei realizzato dal
British Museum. Insomma, c'è poco da andarne fieri. Gli stranieri ci
stanno mostrando e insegnando che con la cultura, soprattutto la nostra, si può
mangiare e anche bene.
Un patrimonio il nostro che non sappiamo tutelare ne tantomeno valorizzare e
gestire. Stiamo permettendo la distruzione di siti unici al mondo, di siti
considerati dall'Unesco patrimonio dell'umanità. Pompei crolla,
le isole eolie sono minacciate da programmi edilizi, il litorale del
parco nazionale del Cilento rischia una capillare cementificazione,
Ostia antica è abbandonata a se stessa, il restauro del
Colosseo, monumento simbolo del nostro Paese, bloccato a lungo
da ricorsi. Questi i casi più eclatanti ma la lista è lunga ...
da un articolo di Sabrina Corarze.
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