Me dejo llevar

Messaggi vari arrivati in ritardo.
Lui telefona a me, ero a lavoro.
Io telefono a lui, nessuna risposta.
Lui telefona a me, e chi l'ha sentito.
Io richiamo lui, spento, dorme.

Odio Odio Odio.
Ci inseguiamo a vicenda per la sola e semplice voglia di chiederci:
come stai?
(Forse é la parola semplice che devo cancellare da questa storia.)
Odio.Odio.Odio.
Non voglio nemmeno pronunciare le parole: sono stanca.
No non lo penso, ORA.
Ma ho paura che arriverà il giorno che lo farò, o lo farà lui.
Giornate fantastiche assieme, week-end idilliaci, poi il distacco, la tristezza, la consapevolezza che però lo rivedrai e quindi automaticamente il conto alla rovescia.
Finalmente arriva il giorno fatidico, inizia il conto delle ore, minuti (seriamente conto i minuti) e te lo vedi spuntare li davanti carino e sorridente ... e ricomincia la giornata fantastica, i racconti, le risate, gli scherzi, le corse in bici, il cucinare assieme, io lui e il vino ...
E capisci che magari quei giorni tristi di attesa,sono valsi la pena.
Però quando hai quella voglia matta
di vederlo,di parlargli,
di mostrargli un tuo scatto,una foto, un tramonto, una frase di un libro,
di condividere una canzone, un alba, un lato del tuo letto,
un po di freddo, una birra, un cruciverba, un documentario di Alberto Angela, lo stesso cuscino, un pensiero. ..
Li senti la vera mancanza.
perché sai che ora come ora,
solo lui apprezza quella cosa DAL TUO STESSO LATO.




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